Paure e Sensi di colpa bloccano il respiro ...e la vita
Per trattenere la paura, la prima cosa che fai è bloccare il respiro. Pensa a quando prendi uno spavento. O ad una fobia che hai da un po’ di tempo.
E’ un tema che emerge continuamente quando si lavora con il respiro e che ha a che vedere con episodi e situazioni anche lontane nel tempo che la nostra mente non riesce ad accettare, lasciar andare, che spesso continua a rivivere facendo riemergere quelle sensazioni negative.
Per questo le paure sono spesso definite una prigione ed un famoso film degli anni ‘90 “Sulle ali della libertà” ne parlava chiaramente:
La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero.
La speranza è la molla che ti fa continuare a insistere nel darti una possibilità per quanto difficile possa essere.
Trattenere il respiro (e la vita) ha a che vedere con il nostro passato in molti modi:
Ricordi di esperienze dolorose irrisolte che hanno lasciato strascichi emotivi;
Esperienze negative in un determinato luogo o situazione si associeranno in modo automatico a luoghi e situazioni presenti (c.d. “condizionamento pavloviano”);
Sensi di colpa sviluppati durante l'infanzia quando si imparano le norme sociali e i valori morali;
Esperienze di critiche o rifiuti subiti generano la paura del rifiuto, di dire la propria opionion e mostrarsi.
Ma come si manifestano la paura ed il senso di colpa che bloccano il respiro?
1. Paralisi. Ti senti paralizzato nell’agire, prendere decisioni o cogliere opportunità.
2. Dialogo interiore negativo dovuto al costante dubitare di se stessi ed ad una bassa autostima.
3. Evitamento e procrastinazione e conseguentemente, il rischio di mancare delle opportunità.
4. Salute emotiva e fisica vengono colpiti dalla paura e sensi di colpa cronici attraverso stress, ansia, depressione e problemi di vario genere.
5. Vivi bloccato nel passato ancorato a vecchi ricordi, idee, opionioni ed incapace di andare avanti come vorresti, abbracciando completamente il presente ed il futuro che hai adesso nella tua vita.